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martedì 28 aprile 2009

Ognuno ha gli amici che si merita

Interno Giorno. Casa Tsitalia, ore 15:
Drììììn.

Larry: Opporcogiuda! Chi sarà? Già Zzi?
Telefono: Drììììn.

°°°Sintetizzo sulla pertinacia del telefono di squillare e la contestuale osservazione attonita dello stesso, intenta nella formulazione di ipotesi, che sono andate da "sarà Fastweb" a "sarà l'Accademia Svedese delle Scienze, per il Nobel di Fisica per gli albumi montati a mano"°°°

Larry: [Con circospezione] Pronto?
Voce della QG: [Pimpante] Ciao! Sono Anna!
Larry: ...
Voce della QG: [Delusa] Anna. Anna Altercoldi.
Larry: ...
Voce della QG: [Disperata] La QG
Larry: [Felice e illuminata] Ah! Ciao, che bello, come stai?
La QG: Eh, bene, dài, son contenta di trovarti, ti disturbo?
Larry: No, no, leggevo...

°°°Sintetizzo anche sui convenevoli di rito e le parti, pur pregnanti, del dialogo che vertono sulla vendita promozionale dei solari, sulla versatilità del balsamo corpo e le proprietà curative dell'arnica, sulle modalità di prenotazione dei miniset benefici e sugli effetti tonificanti dell'essenza echinàcéa [non ho mai saputo e mai saprò dove vada l'accento e mi sputtano così, mettendolo doppio, almeno sono certa di sbagliare].°°°

La QG: Ah, sai che son passata l'altra volta per strada e ho visto il cartello e (forse in un accesso di stupidità) ho pensato: "devo dirglielo, che magari non lo sa".
Larry: Che cosa?
La QG: C'è un concerto di Sprinsgteen a Udine, lo sapevi?

giovedì 23 aprile 2009

Un motivo valido per cui non voglio il ponte tra Scilla e Cariddi


Vorrei portare la Vostra attenzione sull'ultimo paragrafo:



"Che scemi".
Se questa è l'opinione sulla costruzione di un ponte di una creatura che ha un cervello grande come un pianeta, dovremmo, se non siamo in grado di convenire, almeno fidarci.

La faccenda dell' immenso ponte inutile costruito per ragioni prive di fondatezza, per i pignoli, continua così:




E pensare che su Sconchiglioso Zeta non c'era nemmeno stato il terremoto!

mercoledì 22 aprile 2009

Ma dove andremo a finire?

Un ristorante triestino propone in questi giorni una prestigiosa e costosa degustazione, ritengo a scopo formalmente divulgativo:

"Il pesce conservato"

M*****a!
Come a dire: tonno in scatola e acciughe sotto sale.
No, per carità, appetitoso è appetitoso, specie le acciughe sotto sale, magari in un sofisticatisimo abbinamento con un tozzo di pane e tanto bel burro. 
Però, via, farci una degustazione in ristorante, mi pare quasi una speculazione.
Diciamo pure una presa per il culo, dài!

Sarebbe come se l'AIS, con la scusa di farti capire com'è un vino cattivo, ti proponesse ai suoi costosissimi corsi una verticale di Tavernello.
Non son mica robe che si fanno!

martedì 21 aprile 2009

Kaiserschmarren schmeckt gut!

Liebe Freunde,
zu Ostern sind wir mit der Giraffe und dem kleine Hässliche in eine Osmica zu Mittag essen gefahren.
Für mich war es als für Rocco Siffredi in das Playboyslandhaus wegzuwerfen werden [ist das Verb wegwerfen trennbar?], wo erfindet er dass alle die Mädchen einen Keuschheitsgurt tragen.
Zum Glück, wurde ich belohnt [ndt: inventatissimo!] mit dem Kaiserschmarren.
Wie das Wort selbst sagt, ist das ein Schmarren, nämlich ein Omelett schlecht gemacht.
Hier folgt das Kochtrezept.

Nehmen Sie welche Eier und trennen Sie Eiweißen von Eidotteren.
In einem größe Behalter rühren Sie die Eidotteren, ein bißchen Saltz, Mehl und Rosine gut ver.
In einem andere größe Behalter schlagen Sie die Eiweißen mit dem Zucker.
Am Ende, mischen Sie beide die Vorbereitungen zusammen ver.
In einer grenzenlose Pfanne kochen Sie es wie ein Omelett, aber nehmen Sie sich in Acht!
Es ist grundlegend das Omelett während Kochens schneiden, damit es hässlich, wenn in dem Teller liegt, sieht aus.
Essen Sie es mit Himbeerekonfitüre oder was Ihr besser schmeckt!

Capito tutto?
No?
FORMIDABILE!

Essendo una ricetta della Giraffa, non la posso divulgare, altrimenti rimango vittima di un tragico incidente. Infatti, per la nostra incolumità, siamo stati bendati mentre veniva preparata.
Per coloro che sanno il Tedesco, ho attentamente badato ad omettere le dosi e a confondere la procedura infarcendo DI PROPOSITO la ricetta di strafalcioni ortografici e sintattici.
Non è che sono ignorante, è che volevo depistarvi!

venerdì 17 aprile 2009

Ooooh, she's the one!

Eccola.
E' bellissima.
Ho sguinzagliato il mio miglior segugio, ma alla fine l'ho trovata.

Tutto ciò che vuoi fare è crederle
e stasera proverai un'altra volta a lasciarti tutto alle spalle e fare progressi.
Lei può prenderti, ma se vuole spezzarti
si accorgerà che non è così semplice.
E non importa dove dormirai stanotte o quanto lontano scapperai
Oh, Lei è l'Unica:


giovedì 16 aprile 2009

Pericoloso rockettaro senza freni a chi?

L'ineffabile Zzi ancora una volta ha optato per la scelta migliore: andare solamente a Udine [l'argomento è "concerti in Italia di Springsteen", per gli illusi che credevano si parlasse di cucina qua dentro], lasciando perdere Torino e Roma.
Apparentemente una follia, ma il tempo sembra avergli dato ragione.
Questi due eventi, infatti, sono adesso in forse - non che li ritenga realmente a rischio, ma è sempre un po' d'ansia risparmiata.

A Torino si sono accorti che, anche quest'anno, a sorpresa, nello stadio c'è dell'erba che si potrebbe rovinare con lo scalpiccio del pubblico.
A Roma dev'essere andata più o meno così: uno ha detto "Ce sarebbe Brus Sprizzi che vor fare un concerto, che je diciamo".
- "Boh? Primo Maggio?"
- "Noooo. So' anni che disciamo che sona ar Primomaggio, poi, se 'oo famo cantà per davèro, che figura ce famo?"
- "Ah già. Mboh, 'un zo, vedi te, pe'mmè è uguale"
- "Ar disciannove de Luglio ce stà 'r compleanno de mi' socera, che sta 'n zona stadio. Se je facciamo un po' dde casino intorno p'oddarse che un so' obbligato a annarce anche quest'anno...c'ho 'aa scusa der parcheggio, der casino...p'oddarse che riesco pure a annar'a Ostia..."
- "E allora dije disciannove de Luglio, chemmelochiediaffare?"
- "Vabbène. Però...'un zo"
- "Checce stà, ancora?"
- " 'un zo, sto disciannove de Luglio, me pare che me dichi quarcosa"
- " 'un me pare...sarà er compleanno de' tu' socera"
- "...sarà, sì"

Poi, ed è Cronaca, come riporta anche il blog di Zzi, si sono accorti che nello stesso giorno la città deve accogliere il publico dei campionati mondiali di nuoto.
Pubblico che, con rispetto parlando per i nuotatori, il loro pubblico, le loro schiene e i loro culetti, non è esattamente la folla del Giubileo o dei Mondiali di Calcio.
I fan di Springsteen saranno anche meno, dato che finiti i biglietti, [più o meno] finiti gli spettatori.

Ma le autorità devono salvaguardare l'incolumità delle famigliole giunte a frotte per vedere i nuotatori e optano per lo spostamento del concerto, al fine di impedire che i "pericolosi rockettari senza freni" possano metterne a repentaglio la sicurezza.

Siamo pericolosi rockettari senza freni.
STI CAZZI.
Vedete? Ho anche il gergo scurrile del delinquente.
Ora che ci penso, una volta ho imbrattato una saracinesca: ho appiccicato un post it con scritto "Su qui e qua l'accento non va, su là e lì invece sì" sulla serranda di un tabaccantesgrammaticato [un tabaccaio, ma a Genova li chiamiamo tabaccanti, dà un'idea di maggiore operosità: tabaccano dalla mattina alla sera, mica stan lì a farsi mangiare il belino dalle mosche] .
E ho rubato. Più volte mi sono intascata delle bustine di zucchero che non ho mai messo nel caffè.
Senza contare gli atti di vandalismo: con cadenza quasi mensile cerco di ledere la pavimentazione della città a ginocchiate o culate [dipende dai tacchi che porto].

E chissà quanti sono i pericolosi rockettari senza freni come me, spesso infiltrati anche in ambienti rispettabili, per minarli dall'interno.
Faccio un esempio a caso: Beppe Severgnini. Lui è chiaramente un guerrafondaio, un facinoroso, una testa calda...da averci paura a incontrarlo in un vicolo.

Per fortuna, come in tutto, c'è l'eccezione che conferma la regola: il Ministro degli Interni Maroni, pacato, rispettoso delle forze dell'ordine e gentile nei modi.
Forse lui potrà permettere lo svolgimento del concerto dando fiducia al tumultuoso pubblico di Springsteen, aprendo con esso un dialogo e invitandolo ad un comportamento composto e costruttivo attraverso il proprio stesso esempio.

Insomma, nonostante il deplorevole pubblico, pare che la Capitale e il suo sindaco Alemanno siano in grado di ospitare il concerto del Boss [che - quale momento migliore per ricordarlo? - lo scorso Halloween ha chiaramente manifestato un'inclinazione al satanismo].

Ame, intanto, vien voglia di fare domanda di annessione all'Austria.

martedì 14 aprile 2009

Un'altra occasione perduta...

Un paio di giorni fa ho ricevuto una mail, che recitava qualcosa come:

"Martars 21 tacarà il cors di lenghe furlane di nivel base a  Tavagnà.
Al è cence spese e viert a ducj. 
Par informazions e iscrizions, clamait il numar 0432-577355: sportel pe lenghe furlane, Elena Pecile."

Alla prima lettura ho capito solo il numero di telefono, poi ho letto sotto la traduzione in Italiano e ho ripetutamente colpito lo spigolo della libreria con i lobi frontali, perché è a Tavagnacco.
....ma tanto non è che mi insegnavano a fare i cjalzons, vero???


sabato 11 aprile 2009

...ma basta che sia rossa???

Se fosse vero, sarebbe una notizia fantastica.
Sono giorni che il Corriere della Sera, e non solo lui, si occupa della presunta relazione extraconiugale di Springsteen, attualmente in tour negli Stati Uniti con il nuovo album, con una signora, il cui marito ha intentato causa di divorzio accusando proprio il buon Bruce di essere la causa dell'infedeltà della consorte.

"Dove sta la buona notizia?", osserveranno i meno attenti.

Sulla capacità di Springsteen di tenere la patta chiusa non si può certo mettere la mano sul fuoco, date le chiacchiere precedenti, date le leggende sulle imprese giovanili e dato il fatto - inconfutabile - che La Patti ha fatto un po' di mesi in prova con mansioni di amante prima di essere assunta come seconda moglie.
La sola cosa che potrebbe farci dubitare della verità del fatto è che anche questa nuova presunta amante, come la vedova incontrata durante le commemorazioni per i caduti dell'11 settembre di di cui si chiacchierava qualche anno fa, avrebbe - come La Patti - i capelli rossi.
E belin.
Un'altra? E poi: non è un po' pochino, come indizio?
Il Corriere ha anche pubblicato un'immagine con i profili delle due donne a confronto. Non due gocce d'acqua, ma indubbiamente lo stesso genere.

Riflettiamo un momento: facciamo finta di avere in casa della pizza e di non aver voglia di cucinare. Che facciamo? Chiamiamo la pizza?
No, la pizza c'è, chiamiamo il cinese o il kebab.

E allora, cosa mai dovrebbe spingere uno che ha già in casa una rossa, vecchia, secca e con la faccia da stronza ad avere una scappatella con un'altra rossa, vecchia, secca e con la faccia da stronza?

Intendiamoci: non faccio fatica a credere che La Patti abbia più corna in testa di una cesta di lumache, solo mi pare al limite della parodia il fatto che Springsteen non resista dal timbrare ogni rossa che vede.
Dài!
Su.
Non è possibile.
...Non esiste che basta che sia rossa, su, non sta né in cielo né in terra.
Sono bubbole, sono favolette per alimentare il mito in periodo di tour...come minimo ha messo in giro la voce Jon Landau.
Avanti!
....
Siamo seri!
Come se adesso una va là coi capelli rossi e - ba-bam, fatta!
Non può essere.
Dài, no!
...
Cioè, tipo che te vai là e solo perché c'hai i capelli rossi vai a vedere la collezione di farfalle da viaggio...è una puttanata chiara come il sole!
Non ci crede neanche un bambino!
Impossibile!

Ora perdonatemi, vi devo salutare perché temo di far tardi dal parrucchiere, che è stato così gentile da incastrarmi un appuntamento senza preavvisto: devo fare la tinta.

lunedì 6 aprile 2009

Ipnosi per Vendere

Siete padroni di non crederci, ma girano per davvero newsletter di iniziative come questa.
Dopo aver pensato "mavaffanculosfigati" e aver opportunamente risposto con oggetto "Cancellazione Newsletter" [credo di conoscere l'Idiota che mi ha inserito nella mailing list], non ho potuto fare a meno di farvi apprezzare certe perle di comunicazione.
Giuro su quello che ho di più caro al mondo che le parti in corsivo sono riportate testualmente.


Hai difficoltà a chiudere un contratto, non sai interpretare i messaggi del cliente?

Tradotto:
Sei un incompetente, non conosci i prodotti che vendi e non sai rispondere alle domande che ti vengono fatte a riguardo?
Non capisci che quando il cliente ti dice "Stiamo valutando" significa "Smettila di telefonare ogni giorno per sapere cosa ne penso, se decido di comprarlo ti chiamo, ma se mi bombardi di chiamate ottieni solo di farmi girare il belino, idiota!"?

Ecco un corso unico in Italia: approfittane prima che sia ancora una volta qualcuno ad arrivare prima di te!

Tradotto:
Sei l'ultimo della Terra! Sei il RE degli Sfigati!
Sei talmente pirla che solo tu puoi pensare di rimediare alla tua cialtronaggine con una cialtronata.
Per nostra fortuna, ce ne siamo accorti e ne approfittiamo!

Immagina di poter raggiungere i risultati che vuoi e che le tue vendite siano in realtà delle grandi opportunità per i tuoi clienti, che ti saranno grati per i tuoi consigli per i mesi e gli anni a venire.

Tradotto:
Sappiamo benissimo che lo scopo è inculare i clienti, nessuno ha mai creduto che il prodotto che vendi e il servizio che offri siano veramente utili a qualcosa: nemmeno tu!
Infatti tutto l'assunto è retto da "Immagina", cioè: ammetti che non è reale!
Se riuscirai a vendere qualcosa, sarai il solo a trarne vantaggio, i tuoi clienti si sentiranno truffati, ti detesteranno e parleranno male di te perché sei stato scorretto e inadeguato...ma non pensarci! Vivi in un mondo di zucchero filato rosa e ignora le conseguenze del tuo operato.
Se non puoi risolvere un problema, ignoralo!!!

Questo è il corso che trasformerà questo sogno in realtà.
Scopri gli elementi utili e gli strumenti per trasformare la tua professione in un successo!

Tradotto:
Vogliamo incularti come tu vuoi inculare i tuoi clienti: vieni a provare tra le tue chiappe come facciamo!


Vorrei per la prima volta dall'esistenza di questo blog, offrire uno spunto di riflessione serio: io non posso pensare che la mia vita e la sua qualità siano messe costantemente a repentaglio perché elementi del genere sono a piede libero.
PRENDIAMO I NOMI DI QUELLI CHE SPENDONO MILIONATE IN CORSI COME QUESTI E TOGLIAMO LORO IL DIRITTO DI VOTO E LA PATENTE!

sabato 4 aprile 2009

A me mi piace un sakko l'oxa

Siamo andati a vedere Genio Neghi, cioè Evgenij Onegin, opera lirica di Čajkovskij tratta dall'omonimo romanzo in versi di Puškin, autore, tra l'altro, anche del Boris Godunov da cui l'opera di Musorgskij.

Allestimento pazzesco, posti buonissimi [sebbene inizialmente divisi sulla base del ragionamento dell'astuta bigliettaia secondo il quale, se uno va da solo a comprare due biglietti, vuol dire che il secondo spettatore gli sta sui coglioni, quindi gli vanno dati posti distanti], pubblico - come di consueto - un po' indisciplinato, ma nei limiti dei sopportabile.
Quindi, si direbbe, tutto bene.

La figata del Verdi è che è sopratitolato, cioè c'è uno schermo, sospeso sotto l'arcoscenico, su cui compaiono i versi - o la traduzione di essi - man mano che vengono cantati.
Molti lo avranno apprezzato in questa opera, che è in Russo; per me è fondamentale sempre, perché non capisco una sillaba di quello che dicono i cantanti. Neanche "libiamo" nella Traviata: me lo aspetto, lo deduco, ma non lo distinguo.
Insomma: per mia disgrazia, sono abituata a passare dallo schermo alla scena, so seguire l'opera senza perdere una riga del karaoke.

Ed è grazie a questa nefasta abilità che assisto alla tragedia.
Ero da poco passata sopra alla virgola tra due coordinate; "capita", mi son detta. Non dovrebbe, ma capita. Può sfuggire, metti che il Russo sia una di quelle lingue che mette la virgola sempre e comunque tra due proposizioni, il traduttore magari l'ha riportata per praticità ed è scappata alla correzione della bozza....insomma, è un'ipotesi un po' campata in aria, ma non è inverosimile.
E poi l'orrenda visione: qual è con l'apostrofo.

"Dove???" - direte voi? Legittima domanda.
Dove cazzo mai si mette l'apostrofo in "qual è"? Non vedo posti dove un apostrofo possa stare: q'ual è? qua'l è?
Sono tutte proposte altrettanto valide di quella che ho visto io: qual'è.
Questo non ti può sfuggire: lo devi volere.
Devi scegliere consciamente di mettere un apostrofo tra la L e la E.
E quale demone malvagio ti spinge a farlo?
"Qual" è una parola che esiste così com'è: è quello che si chiama "troncamento". Non è un'elisione, non è - cioè - la caduta momentanea di una vocale davanti ad un'altra per ragioni foniche, segnalata da un apostrofo ad indicare, per l'appunto, che in quel posticino ci starebbe qualcosa.
Tra "qual" ed "è" non manca niente. "Qual" è un troncamento di "quale", formato, fossile, cristallizzato, immutabile e che vive di vita propria.
Qualcuno ha mai scritto "qual /apostrofo/ buon /apostrofo/ vento?" Eppure "buon" è come dire "buono".
"Mmm, come fumerei volentieri un buon' sigaro, ora!"
Vi pare normale? E allora perché qual è con l'apostrofo?

Colgo l'occasione per sfogare altre mie fisime senili:

1. "Un po'" con l'apostrofo, non con l'accento. Rappresenta "un poco": fai cadere "-co" e ci metti un apostrofo per indicare che manca qualcosa.
L'accento, perché? Su quale altra sillaba immaginaria cercheresti di far cadere l'accento, altrimenti, da sentire l'urgenza di specificare che - invece - lo vuoi proprio mettere lì?

2. La K non è una lettera dell'alfabeto italiano. Sicuramente, ne rappresenta alcuni suoni. Allora, sii coerente: o scrivi in alfabeto italiano - e mi fai il santo piacere di usare c, ch e q - o scrivi in alfabeto fonetico.
E adesso ti voglio vedere a mandare messaggini, 'mbecille!

3. A proposito di messaggini: tutti li chiamano SMS, per brevità, ritengo. Ma SMS significa "short message service". Quindi, quando dite "ti mando un sms" dite "ti mando un servizio di breve messaggio". Ha senso? Dite messaggio, costa uguale.
Se, invece, dovete digitare e volete risparmiare caratteri [scusa patetica dietro la quale si trincerano i fruitori di K e "po'" accentati], sintetizzate altrove.
Se un concetto non può essere espresso in 160 caratteri, forse vale la pena telefonare!

4. L'aspetto estetico della propria scrittura è la grafia. A seconda che sia comprensibile e gradevole da vedere, ciascuno può avere una bella o una brutta grafia.
Se è bella si chiama calligrafia.
Di conseguenza non si può avere una brutta calligrafia. E' insensato.


Ci sono già io, al mondo, che blatero senza ritegno.

Voi, che siete più saggi, badate a quello che dite e scrivete!

mercoledì 1 aprile 2009

Genio Neghi

Se sopravviviamo a questa settimana, venerdì o sabato andiamo a teatro a vedere l'Evgenij Onegin, drammone dei drammoni di Tschaikovskij, in realtà versione musical del drammone dei drammoni di Puskin.

Ecco la trama, che Via col Vento gli fa una pippa:
Il protagonista è un fighetto della Russia dell'Ottocento. Ricco senza aver mosso un dito, figa a volontà, scazzo perenne, mai contento. Una specie di Raskolnikov coi soldi, una cosa a metà tra Lapo Elkann e Mirko di Mai dire Martedì.
Un bel giorno succede che Genio viene invitato da un suo amico a casa della morosa in campagnetta e a Genio, che non gli va mai bene un belino, che c'ha sempre da ridire su tutto, che si scassa le balle a far qualsiasi cosa, stavolta ci prende lo sghiribizzo di dire "Dài, vengo".
Ora, non è che Genio sia un portento di simpatia, non fa neanche niente per piacere, però se vivi in campagnetta in Russia nell'Ottocento e il tuo solo svago sono gli Harmony dell'epoca, chiaro che appena vedi un uomo che non è un contadino sdentato ottuagenario ti ci butti come in un lago nel deserto. Comprensibilmente, per l'entusiasmo di vedersi profilare all'orizzonte un po' di belino, Tatijana si lancia in una [lunga] aria da soprano, che adesso non ve la so rifare, ma che poi se la sentite dite "Ah, è quella!".
Va detto anche che Tatijana è anche la sorella più giovane, quindi completamente in balia dei suoi ormoncini russi dell'Ottocento:ecco perché la scriteriata scrive a Genio una lettera in cui gli delira il suo amore folle.
Genio, che è sì un puttaniere professionista e uno che la moralità l'ha seppelita a cinque anni, ma c'ha anche un'immagine da difendere, le da dei tagli da paura.
In seguito, così, solo per il gusto di rompere il belino e perché è il protagonista di un drammone russo dell'Ottocento, quindi piantare casini senza senso è un po' il suo lavoro, durante un ballo, Genio prima scassa i maroni all'amico dicendogli che la sua morosa è un cesso e che la sorella piccola era molto più materassabile, poi ci fa lo scemo tutta la sera.
Al che all'amico ci pare di essere vagamente preso per il culo, i due finiscono col rattelare e a momenti finisce a testate. Ora che i due si son calmati, han talmente smarronato con tutti i presenti che gli tocca sfidarsi a duello.
La mattina dopo Lenskij - nominiamo l'amico, povero cristo, che sta per morire - presagisce che la fine è prossima [Grazie al cazzo: si chiama Lenskij l'opera? No si chiama Genio Neghi, chi sopravviverà????] e canta 'sta aria struggente sull'amore per Olga, il paesaggio innevato, la vita, l'amore , tutt' quant'.
Genio spara per primo, fa secco l'amico in men che non si dica, ma - ohibò! - è spinto dal senso di colpa ad andare in esilio.
Potremmo finirla qua, potremmo essere soddisfatti così, ma no: il grande drammone russo dell'Ottocento ha ancora grandi emozioni da regalarci.
Anni dopo, Genio va alla festa del cugino principe generale mostriciattolo alieno Gremlin [ve l'avevo detto che c'era tutto, o no]. Il lupo ha perso il pelo ma non il vizio e subito nota una gnocca da paura, ma quando si informa sull'identità della patatona non solo scopre, con sommo scorno, che è la Tatijana, ma anche che è la moglie del Gremlin!
Con una mossa imprevedibile - o forse pensando che se la ha usata lei è perché su di lei funziona - e con una faccia di tolla che lascia tutti di stucco, Genio tenta di conquistare la Tatijana con una lettera [...non ho parole!]
Ora, la Tatijana non è proprio di legno e il bastone di Genio le è palesemente rimasto di traverso, ma è anche orgogliosa come una merda e, pur in un mare di lacrime, lo respinge, rinfacciandogli, giustamente, di adesciarsi troppo tardi.
Che poi, lo sa anche la Tatijana, se lei non fosse diventata la principessa della figa e non avesse sposato il Gremlin, a Genio neanche ci veniva più in mente, quindi ben gli sta.
Tiè!

Forse condizionato dalla serie di sfighe che si abbattono sul protagonista che rifiuta l'amore della fanciulla quando a Tschajkovskij è capitato di ricevere una lettera d'amore da un'ammiratrice, il compositore non ha osato sputare in faccia alla miseria e ha educatamente accettato la proposta di matrimonio della sua fan.
Purtroppo, lì per lì, lusingato da tanta manifestazione di stima e di affetto, non si è ricordato di essere buliccio, quindi il matrimonio è andato a scatafascio in pochi mesi.
Che poi...anche non fosse stato buliccio...insomma, così, senza conoscersi, che pretendevano?

Io, 'ste isteriche che si innamorano pazzamente dei musicisti solo ascoltando quello che fanno proprio non le capisco.
Proprio no.