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giovedì 27 novembre 2008

La torta al cioccolato per antonomasia

Ognuno arriva ad un punto nella vita in cui vede chiaramente la propria missione: per il dottor Jones era il Graal, per Victor Frankenstein ( si dice ['frankensti:n]) era la Creatura, per Jack ed Elwood Blues era labbanda.
Senza scomodare altri capisaldi della cinematografia mondiale, ho deciso che la mia impresa [almeno per questa settimana] è inventare un dolce.
Possibilmente il dolce perfetto.

Dosi approssimative
180 gr di farina
150 gr di zucchero
200 gr di cioccolato fondente BUONO
180 gr di burro
250gr di marmellata di arance
100 gr di mandorle
5 uova
Ingrediente segreto I
Ingrediente segreto II
sale
ruhm
Scorze d'arancia candite

Procedimento
Fate sciogliere con estrema devozione a bagnomaria 150/160 grammi di cioccolato e lasciatelo raffreddare; bisogna aggiungere un cucchiaio di acqua calda per non farlo nuovamente rapprendere.
Frullate le mandorle fino a ridurle in polvere. Polvere, non granella: frullatele ancora. Setacciate il contenuto del frullatore, se occorre, e frullatele ancora. 80 grammi sono, in verità, più che sufficienti, si calcolano 20 grammi in più da sgranocchiare durante la preparazione.
Lavorate il burro a crema con lo zucchero e il sale. Potete farlo anche con lo sbattitore elettrico, purchè con le fruste da panna. Unite i tuorli, il cioccolato fuso, le mandorle polverizzate e l'ingrediente segreto II.
Unite gradatamente la farina setacciata e l'ingrediente segreto I.
Montate a neve straferma gli albumi.
Gli albumi si montano a mano, c'è la frusta apposita, costa 7 euro: fate l'investimento e non cadete in tentazione di usare lo sbattitore elettrico. Sicuramente, nella vostra vita, ci sono state volte in cui avete speso in maniera peggiore il vostro tempo e le vostre energie; ciotola nella sinistra, frusta nella destra e camminare! [nel senso che se non passeggiate un po' per casa, non vi passa più].
Unite le chiare al composto, con le massime delicatezza cura, come se steste maneggiando una mummia egizia.
Infornate in uno stampo a cerchio apribile opportunamente imburrato e infarinato [non che ci fosse bisogno di dire queste cose, vero?] ad un'altezza media ad una temperatura onesta.
Pregate che non si crepi la superficie.
Una volta sfornata e raffreddata la torta, tagliatela latitudinalmente [se si dice "longitudinalmente", si dirà anche "latitudinalmente"!] in tre dischi.
Scaldate a bagnomaria - no, va beh, dài, usate pure il microonde - la marmellata e miscelatela al rum. Io non uso il rum da dolci, quindi metto un po' di zucchero di canna nel Brugal [col cacchio che uso il Mathusalem per la torta].
Cospargete il primo strato con la Mistica Mistura, coprite con il primo disco, ripetete l'operazione e tappate la torta.
Siccome Dio aveva giustamente di meglio da fare che star dietro a una stupida torta, la superficie si sarà crepata; a meno che presenti la curvatura superficiale delle cupole di San Marco, cappottate la torta, in modo da avere la parte alta piatta.
Se avanza un po' di Mistica Mistura e non avete panini avanzati in giro per la cucina, potete anche spalmarla sulla superficie, pare che renda più semplice la glassatura (notare che, se avete cappottato la torta, adesso la superficie non è più liscia)
Glassate la superficie con il cioccolato rimasto, che avrete fatto fondere allungandolo lievemente con un po' d'acqua e, se occorre, poco zucchero a velo.
Guarnite rapidamente con le scorze d'arancia candite, finchè la glassa non è ancora rappresa, così si ancorano alla torta. Alla malparata, se avanza glassa, coprite parzialmente le scorze e spacciate il tutto per una decorazione ardita.
Ora potete osservare commossi la vetta più alta della pasticceria, la summa delle golosità, il punto più alto della Ricerca dolciaria:

LA TORTA AL CIOCCOLATO PER ANTONOMASIA

Naturalmente dovete tenere presente che:
- le dosi sono fasulle, non sballate, ma fasulle: sbattetevi un po' anche voi a trovarle, come ho fatto io.
- per sapere gli ingredienti segreti dovrete passare sul mio cadavere: se mi persuadete a rivelarveli, state pur certi che vi darò dati falsi, quindi non provateci
- temperatura e tempi di cottura dipendono sempre dal forno, ma - diamine - è una torta, non si possono allontanare troppo da 40' a 180°...e poi "quando è pronta si vede"
Se ci sono bambini, non dite che contiene rum: dite semplicemente che avete usato uno "sciroppo all'aroma di rum". Tanto poi le pesti si addormentano, con somma soddisfazione dei genitori stessi; male che vada resteranno bassi, ma a distanza di anni nessuno darà la colpa alla vostra torta.
E', in effetti, una torta un po' costosetta, rispetto a molte altre, data la quailtà e il numero di ingredienti necessari.
Del resto una grande impresa richiede un grande impegno.
Ecco spiegato cosa intendesse con la frase "Tutta quest'impresa, e poi il sabato all'iper a far la spesa"

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