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martedì 24 febbraio 2009

La torta che gli dei vogliono distruggere

Proprio non so più come reclamizzare la presentazione del libro di Morozzi
"Colui che gli dei vogliono disruggere" che si terrà questo pomeriggio alle 18 alla libreria Minerva di via San Nicolò 22.

In attesa che il Grande Scrittore, la cui amicizia mi farà godere di enormi vantaggi sociali prima o poi, la considero un investimento, arrivi a Trieste Centrale con un treno di cui ignoro orario e provenienza, gli preparo una torta:

Ingredienti:
Sale [va in tutti i dolci, non ho mai capito perché viene sempre scritto per ultimo: solo perché è poco? Mi pare discriminante!]
Uova
Farina
Frumina
Burro
Zucchero
Yogurt
Lievito
Ingrediente segreto
Nocciole
Dosi:
Un pizzico - Tre - Due tazze - Una tazza - Una tazza - Due tazze - Una tazza - Una bustina - Ah ah, che vi frega, tanto non sapete cosa sia! - Mezza tazza
Procedimento
Sbattete i tuorli con lo zucchero finché non saranno gialli e spumosi e incorporate il burro, anch'esso lavorato a crema e reso spumoso e lo yogurt.
Ora arriva il momento delicato.
Mettete una musica energizzante, anche un po' truzza, al limite, tipo Eye of the Tiger. Assolutamente no minchiatine tipo Workin' on a Dream et similia da fighette.
Ciotola nella sinistra; frusta nella destra; l'abilità del mago e la forza del gigante; anche un po' di reistenza dell'human pignata, già che ci siamo: montate gli albumi a neve ben ferma. A mano, è ovvio.
Incorporate gli albumi alla spuma e aggiungete la farina setacciata, mescolata con la frumina e il lievito in polvere, con la delicatezza che usereste se steste facendo un'operazione al cervello.
Rileggete la lista degli ingredienti per verificare che ci sia tutto.
Notate ora che vi siete dimenticati le nocciole. Tirate giù due o tre accidenti, di cui uno di striscio all'indirizzo di Morozzi, che non c'entra niente, ma se non era per lui a quest'ora vi stavate depilando, con giusta soddisfazione di vostro marito, e cominciate a studiare come incorporare le nocciole senza mandare tutto in vacca.
Optate per la soluzione drastica: le buttate dentro e pregate forte forte forte che non si smontino gli albumi mescolando. Osservate con preoccupazione la massa che perde volume. Pregate più forte. Osservate con sommo scazzo che la massa continua a perdere volume. Rallegratevi che Dio ha di meglio da fare che star dietro alla vostra stupida torta.
Versate il composto nello stampo imburrato e infarinato e infornate.

Come viene? La pronta cottura argina gli effetti drammatici della nocciola sulla neve?
E chi può dirlo?
Sto ancora aspettando che si scaldi il forno, io!


2 commenti:

Unknown ha detto...

Mi farai morire.... sopratt se mai mi sognerò di montare gli albumi a neve! Non per tirarmela..ma... io c'ho il kitchen!!!!! Baci

LARRY ha detto...

Il kitchen è lo strumento de lo dimonio, come il microonde, il minipimer e la macchina per la pasta.
La virtù del cuoco sta nella frusta, nella mezzaluna e nel mattarello.
E anche un po' nel non avere un belino di altro da fare nella vita, in effetti!