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sabato 28 febbraio 2009

La Regione per la conservazione del patrimonio più importante

In Friuli Venezia Giulia alle donne devono tenerci molto, magari per ragioni in modi diversi, ma devono tenerci molto.

Ad esempio, un mio amico, al quale, come di consueto, assegnerò un protettivo nome fittizio [GianlucaMorozziloscrittoresìproprioloscrittore], anche perché è una celebrità e io non sono certo il tipo da vantarsi di certe conoscenze, mi ha raccontato un episodio di chiara difesa della gnocca accadutogli ad Udine.
GianlucaMorozziloscrittoresìproprioloscrittore si è recato in una birreria con una sua amica autoctona, chiaramente autoctona: bionda e occhiazzurrata.
Va detto che il mio amico GianlucaMorozziloscrittoresìproprioloscrittore non ha esattamente la fisionomia scandinava, anzi, è abbastanza atterronato, e il gestore, vedendo il non-friulano che potenzialmente portava via le femmine agli indigeni, ha deciso di ostacolare la sua serata asserendo che la cucina fosse chiusa e che non avrebbero potuto mangiare là. Non serve sottolineare che gli avventori si stavano ancora tutti lietamente pascendo, in un via vai di pietanze succulente.

Anche a Trieste la mula è un articolo di cui il cittadino si vanta molto: pare infatti che le donne del luogo siano le più belle d'Italia [Istria e Dalmazia] e a giudicare dalla mia dirimpettaia Tettedimarmo non posso che confermare.
Non so se nell'ottica della specie [all'udinese] o in quella del bene culturale [alla triestina] , la Regione Autonoma FVG ha messo in atto un grande progetto di conservazione della figa.

Si chiama Progetto Prevenzione Donna, ti prenotano il pap test gratis in una vicina struttura sanitaria e ti mandano a casa la letterina con luogo, data e ora del tuo tagliando alla mussa.
Tu vai là, fresca fresca, senza neanche aver fatto un po' di coda e son tutti lì pronti che aspettavano te per vedere se il collo del tuo utero non sta cadendo a pezzi come il tuo collo esteriore rugoso di trentenne e farti un po' di foto in una posa inedita.
Forte!
Cioè: va bene i costi, va bene gli sprechi, va bene che una dovrebbe almeno sbattersi a prenotare e che se mandiamo letterine a tutte le donne 25-64 della Regione poi non possiamo lamentarci che abbiamo le pezze al culo; e va bene che magari si poteva ottimizzare facendo un po' di telefonate, al limite si dava uno stipendio a un po' di telefonisti, forse non si risparmiava, ma almeno si metteva in moto qualcosa; va bene anche 'perché proprio il pap test alle donne e non l'esame della prostata agli uomini, o perché non un bell'esame del sangue a tutti' eccetera eccetera.
Va bene tutto.
Sarà pure un'iniziativa perfezionabile, questo io non lo discuto, ma non venite a dirmi che non è una figata!

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