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venerdì 7 novembre 2008

Ruttare a tavola


Mentre tutta l'Italia meno Berlusconi si vergogna della boutade del premier sul neoeletto presidente degli Stati Uniti, Barack Obama accoglie le congratulazioni per la vittoria e ringrazia.

Risponde proprio a tutti, è subito attento e gentile, non dimentica nemmeno - per dire - la Corea.

All'Italia non ha [ancora?] risposto.
Ha optato per l'indifferenza totale, per il non ti curar di lor, ma guarda e passa.
Io vi vedo permalosità, anzi lo trovo un gesto signorile.

Come quando uno fa un rutto a tavola: non è che i commensali non se ne accorgano, ma sarebbe ancora più imbarazzante se dicessero: "Non preoccuparti se hai ruttato".
Le persone educate fanno finta di non essersene accorte  e proseguono la cena come se niente fosse.

Fino al prossimo rutto

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